Miei cari lettori^.^buon pomeriggio a tutti.
Oggi ho deciso di farvi leggere un estratto di Crazy in Love^.^
<< No è tutto vero, ma come potevi pensare che un uomo della mia età potesse innamorarsi di una ragazza della tua di età?>> Affermò dopo aver fatto un sospiro di dolore, si vedeva che soffriva tanto a dirle quelle terrificanti parole, ma per il suo bene e quello di tutti doveva farlo.
<< No! Non può essere vero, stai fingendo>> esclamò dandogli pugni sul petto.
<< No! Ti ho preso solamente in giro per tutto questo tempo>> il suo cuore batteva all'impazzata. Soffriva di più a vederla in quelle condizioni.
<< No, no, non può essere, non è vero, bugiardo! Bugiardo!>> Gridò piangendo a singhiozzi, fin quando non entrò Tom.
<< Per me basta così>> si rivolse Enea a Tom mentre era poggiato sulla scrivania a braccia conserte.
Mentre stava uscendo dalla porta Serena gli andò incontro,
<< ti prego non andare via, so che non sono parole tue, stai qua almeno per un altro po, dai parliamo>> era colma di speranza, in cuor suo sapeva che l'amava.
<< Lasciaci soli Tom>> si sedettero l'uno di fronte all'altro.
<<Tutta questa distanza mi fa soffrire>>,
<<non è un mio problema, è stato facile prenderti in giro e ti dirò un'altra cosa, mentre sono stato in giro, sono stato bene senza la tua presenza>> rispose a malincuore,
<< non ti credo!>> Ribattè immediatamente,
<< ora posso andare o devi parlare ancora?>> Cercava ogni modo per andare via dalla stanza, per porre fine alla sua sofferenza ma a ogni tentativo c'era qualcosa che lo costringeva a rimanere.
<< Dai finiscila, non è da te dire queste cose>>,
<<devo andare per forza, altrimenti rischi di morire perché l'effetto del liquido sta per finire così come le macchie stanno per ritornare e non è un bel segno>> finse spudoratamente.
<< Correrò questo rischio>> testarda rimase nella stanza insieme a lui.
<<Devo andare, addio Serena!>> Sussurrò.
<< No non andare!>>
<< Serena mi sto innervosendo. Esci immediatamente dalla stanza prima che ti faccia del male, esciii!>> Alzò il tono della voce, stringendo le labbra e facendo un grande sospiro.
<< No, non me ne vado, tu non mi farai del male, mi fido di te>>,
<< fai male a fidarti di me, vattene e subito>> rispose facendo un sorriso maligno. Poggiò le mani sulla scrivania e le diede le spalle. Serena lo abbracciò ma fece una mossa sbagliata perché con un braccio la scaraventò verso il muro.
Carissimi, spero che la lettura sia stata di vostro gradimento, commentate^.- mi raccomando
^.^
A presto!!!^.^
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Vorrei precisare che questi lavori non sono fatti da me ma dalla fidanzata di mio fratello che li ha scritti e ha pensato di postarli in modo che qualcuno potesse apprezzarne il contenuto.
mercoledì 6 maggio 2015
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