I made this widget at MyFlashFetish.com.

Vorrei precisare che questi lavori non sono fatti da me ma dalla fidanzata di mio fratello che li ha scritti e ha pensato di postarli in modo che qualcuno potesse apprezzarne il contenuto.

Un amore improvviso

giovedì 21 novembre 2013



<<L’aterosclerosi è causata da un aumento del livello del colesterolo LDL, il cosìddetto colesterolo cattivo che si deposita nelle pareti delle arterie restringendo il diametro di esse e quindi il sangue esercita una pressione maggiore provocando così infarti… Gli infarti sono…>>,

<<no no basta così signorina, per me va bene, trenta>>,

<<grazie, arrivederci>>

<<arrivederci>>.

<<allora? Come è andata?>>

<<ehi ciao Clara, ehm…>> lasciai passare pochi secondi abbassando il viso per terra e poi gridai<<trentaaaaaaaa>> , forse ho esagerato un po’ col tono di voce, penso che il mio professore mi abbia sentita,

<<beh ora ti rimane da fare la tesi e poi il verdetto,  ma allora dobbiamo festeggiare, che ne dici di stasera?Tti passo a prendere io alle venti e trenta>>disse felice la mia migliore amica. Ci conosciamo sin dalle elementari e da li non ci siamo più separate, certo ogni tanto litighiamo però poi facciamo subito pace, d’altronde reputo sia questa la vera amicizia, perché se così  non fosse sarebbe finta,

<<ahahahah speriamo, si va bene per stasera>> le risposi con un sorriso a 365 gradi, ero felice come quando a una bambina di cinque anni la portano alle giostre, in piscina o al parco giochi.

Contai di finire la tesi entro i prossimi sei mesi massimo, non vedevo l’ora di finire per fare la cardiologa, dottoressa Elisabetta Lentini. 

Arrivai a casa e comunicai ai miei genitori e a mio fratello Raul il mio meraviglioso voto e anch’essi erano felici e orgogliosi della propria figlia-sorella.

Arrivata sera mi cominciai a preparare per uscire insieme a Clara, andai nell’armadio lo aprii e cominciai a guardare tutti i vestiti ma alla fine mettevo sempre le solite cose, un paio di jeans blu, una magliettina smanicata di vari colori e un paio di scarpette bianche.

Ero terribilmente in ritard. Misi il cellulare in tasca, presi la borsa e sgattaiolai fuori scendendo le scale in fretta e furia. Giù c’era Clara che mi aspettava sorridente perché sa che ritardo spesso e volentieri, <<ehi ciao, scusa per il ritardo>>e le feci un sorriso alla “ gatto con gli stivali”,

<<non preoccuparti ci sono abituata>>sfoderò un sorriso e cominciammo a camminare. Ero curiosa di sapere dove mi stesse portando e la tentazione di domandarglielo era tanta però non volevo rovinarmi la sorpresa, quindi decisi di stare in silenzio e ascoltare la musica mentre smuovevo i piedi e le gambe su e giù, il che faceva innervosire tanto Clara, <<eehi!! Prova a stare ferma per un attimo, stiamo arrivando, futura dottoressa!! Mah!! Dottoressa!!>>, mi girai verso di lei e le dissi:<<si! Dottoressa, perché che hai da ridire?!! Ragazza  impertinente>>.

Ad un certo punto Clara mise la freccia per svoltare a destra, parcheggiò ed entrammo in un bar dove tutti all’improvviso  mi saltarono addosso abbracciandomi.

Mi girai verso destra e notai che nel bancone c’era un ragazzo, insieme ai suoi amici, particolarmente carino. Aveva la pelle scuretta e gli occhi verdi. Per tutta la sera lo guardai in continuazione, i miei amici mi parlavano ma non sempre capivo cosa mi dicevano perché ero incantata dal suo sorriso meraviglioso e solare. Fino a quando andai in bagno e all’uscita lo vidi che stava venendo verso di me e in mente mi ripetevo “ e ora che faccio? Come mi devo comportare? E se si presenta?”,  ecco! mi sta fissando e si avvicina sempre di più e ora?,

<<ciao, piacere io mi chiamo Daniele e tu?>>,

<< c…ciao, come mi chiamo? Eh! Elisabetta piacere>>,

<< non ho potuto notare per tutta la sera che mi hai fissato, sei molto carina sai?>>,

<< ehm!! Grazie, scusa se ti ho dato fastidio>>,

<< no no, è che…>>,

<< mamma scusa sei fidanzato? Lo sapevo!!>>,

<<ahahahah!! No tranquilla non sono fidanzato, se mi lasciassi finire di parlare magari ti dico cosa ti volevo dire>>,

<< si si scusa, dimmi>>,

<< smettila di chiedermi scusa ogni secondo, allora, volevo dirti che i miei amici hanno notato che mi giravo spesso a guardarti e si sono incuriositi e sai come sono i ragazzi…>>,

<< ehm!! N…no!>>,

<<ahahahah mi hanno costretto ad andarti incontro e presentarmi, non che io non voglia però non volevo essere invadente>>,

<<nooo macchè, invademte! Anzi mi ha fatto piacere che ti sei presentato, lo speravo>>,

<< beh!!  Allora spero di rivederti presto>>,

<< anche io, quando?>>

<< non so, tu quando sei libera?>>

<< anche domani sera>>

<< va bene allora stesso orario, stesso posto>>

<< perfetto, ci vediamo domani allora>>

<< va bene, a domani, ciao bella>>.

Bella? Wow mi ha detto bella, che dolce, sono al settimo cielo e non vedo l’ora che sia domani per rivederlo.

<<ehi Clara vieni qui, devo raccontarti una cosa>>,

<< dimmi, che c’è?>>,

<< lo vedi quel ragazzo la seduto insieme ai suoi amici?, si chiama Daniele, quando sono andata in bagno all'uascita mi è andato contro e si è presentato, domani sera ci dobbiamo incontrare di nuovo qua>>,

<< di essere un bel ragazzo è bello>>,

<< ma?>>,

<< ma… sei una ragazza fortunata cara mia, complimenti, poi mi racconti tutto mi raccomando>>,

<< si certo>>.

Ritornammo nel gruppo e la serata divenne più bella, il mio unico pensiero era Daniele e l’incontro di domani.

Ritornai a casa e andai subito a dormire nella speranza che fosse subito domani.

Stetti in ansia tutto il giorno fino a quando non arrivai al locale ma lui non c’era, aspettai cinque minuti e arrivò il barista che mi accompagnò fuori dove c’era un giardinetto e mi disse che dovevo stare immobile e girata, d’un tratto sentii un meraviglioso profumo e mi vidi spuntare una rosa davanti ai miei occhi, quando mi girai c’era lui, il ragazzo dei miei sogni.

Dopo quella sera uscimmo spesso, pian piano tra di noi crebbe un sentimento che era più forte dell’amicizia,  io finalmente mi laureai e andai a lavorare all’ospedale come cardiologa.

Un giorno però mentre ero a casa sua Daniele era freddo con me e gli domandai il perché e mi chiese se dovevo dirgli qualcosa ma io non capivo, allora mi disse: <<ti dice niente un tuo collega di nome Giordan? Gira voce che vi siete baciati e fatti coccole>>, io in quel momento ero delusa da lui e dal suo comportamento, non potevo chiedere che credesse a tutto ciò e gli diedi uno schiaffo, ma subito dopo me ne pentii, però credo se lo meritasse, ma dopo pochi secondi mi guardò con quei meravigliosi occhi verdi, sorrise e  mi tolse la maglietta,  mi prese in braccio portandomi nella sua stanza da letto, in quel momento il mio cuore batté forte come se mi stesse uscendo dal petto, lo amavo così tanto che quando mi baciò fui sommersa dai brividi, mi posò per terra e gli tolsi la maglietta, lo guardai diritto negli occhi verdi che si intonavano con la sua meravigliosa carnagione scuretta e cominciai ad accarezzargli con il dito da metà petto a scendere fino a giungere nei meravigliosi addominali scolpiti, d’un tratto mi buttò sul suo letto, si posò dolcemente su di me e continuammo per tutta la notte, quella fu la notte più bella della mia vita, dove provai sentimenti mai provati, avevo le farfalle nello stomaco.

 L’indomani mattina quando mi svegliai stetti a fissarlo per un minuto, era talmente bello!!! Meraviglioso!!! Stupendo!!! Aveva il viso sereno e felice, sembrava un angelo caduto dal cielo, un miracolo, devo essere proprio fortunata ad avere un fidanzato così, ho paura di essere in un sogno, se così fosse vorrei non svegliarmi più.

Mi alzai dal letto lentamente per non svegliarlo, misi la sua camicia e fui invasa dal suo meraviglioso dopobarba, andai in cucina e cominciai a cercare la caffettiera per fare del caffè, una volta trovata mi misi all’opera. Gli preparai la colazione con tanto amore e passione nella speranza di fargli buona impressione come una brava mogliettina.

Andai nella stanza da letto e sul letto non c’era più,  lo chiamai, <<Daniele? Amore mio, dove sei?>>, d’un tratto dietro  me sentii le labbra poggiarsi sulle mie spalle e le mani che mi stringevano i fianchi, poi mi girò verso di lui, mi baciò e disse <<buongiorno amore mio>>, mi fece un sorriso così bello che mi venne la pelle d’oca e il cuore mi cominciò a battere di nuovo forte dal momento in cui mi posò le labbra sulle spalle. Purtroppo era il momento di andare a lavorare, volevo che quel momento non finisse mai ma purtroppo dovevo tornare coi piedi per terra perché ogni volta che sto con lui vado al settimo cielo. Ancora mi vergognavo a farmi vedere nuda e gli domandai se poteva girarsi o coprirsi gli occhi e lui mi rispose con un bel <<neanche per idea>> sorrisi e andai in bagno a vestirmi, poi mi diressi verso la porta e c’era lui poggiato sulla porta d’uscita col piede destro sull’altro, scalzo e a petto nudo, gli dissi<<per caso lo fai apposta?>>, lui facendo il finto tonto mi disse<<a fare che?>> facendo il mio sorriso preferito, <<a fare che? Così mi rendi impossibile andare a lavoro perché sei, sei…>>, mi si avvicinò a pochi millimetri dal viso e sussurrò <<sono?>> in quel momento rimasi pietrificata, come se non avessi la voce, non volevo sprecare quei secondi preziosi per dirgli che pensavo fosse molto sexy “svestito” in quel modo ma volevo solamente baciarlo e stringerlo verso di me e non staccarmi più da lui. Decisi di baciarlo e con tutta la forza che avevo gli dissi<<devo andare a lavorare amore, vorrei rimanere qui con te per l’eternità ma il lavoro chiama, ho delle vite da salvare, ci sentiamo dopo>> lui facendomi un sorriso mi baciò e disse << va bene vai, per questa volta vai ma la prossima te lo scordi che ti lascio andare>>.

Come al solito la giornata era andata a meraviglia, salvare la vita delle persone è una cosa meravigliosa, quando sono uscita dall’ospedale vidi un mucchio di folla fuori, incuriosita andai a vedere cosa fosse successo e d’un tratto quando mi videro uscire le persone formarono un corridoio coprendomi con delle rose, una volte uscita dal corridoi umano vidi Daniele inginocchiato con una rosa in mano e poggiandomela in mano, disse <<guarda tra i petali>>. Feci attenzione a non rovinarla, cercai fino a quando non vidi un anello, a quel punto Daniele lo prese e mi chiese di sposarlo, io non ci pensai su neanche per un attimo e risposi di si e tutti applaudirono.

Il giorno del matrimonio fu meraviglioso, al ristorante mangiammo tantissimo e finalmente arrivò il momento di salutare tutti per partire in viaggio di nozze alle isole Bora Bora.

Arrivati all’aeroporto consegnammo i bagagli e partii con l’uomo dei miei sogni nel luogo dei miei sogni.
Antonina Lentini

1 commento:

Anonimo ha detto...

Very good, it's a modern romance, I like it.

Posta un commento

Lettori fissi