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Vorrei precisare che questi lavori non sono fatti da me ma dalla fidanzata di mio fratello che li ha scritti e ha pensato di postarli in modo che qualcuno potesse apprezzarne il contenuto.

L’Amicizia e l’amore non hanno età 2

domenica 29 aprile 2012



Serena è arrivata al quinto anno di liceo e rispetto agli anni passati è maturata molto.
Il rapporto con il suo bel professore va alla grande, in questi anni l’ha aiutata molto con lo studio e anche moralmente con la vita privata, rafforzando di più il loro rapporto.
Grazie a lui, Serena passò gli anni scolastici serenamente, non vedeva l’ora di ritornare a scuola per rivederlo e parlargli guardandolo dritto negli occhi e sentire il profumo che le invadeva il cuore rallegrandole la mente ma soprattutto gli dava un motivo per andare a scuola e studiare.
Come ogni giorno aspettava con impazienza che arrivasse l’ora del suo prof. preferito e voleva che la sua ora non passasse mai al contrario di quelle delle altre materie. I giorni più brutti per lei erano il lunedì e il sabato perché  il suo adorato prof. non aveva ore di lezione nella sua classe.
Ultimamente c’era una sua compagna di classe di nome Clare che le dava molto fastidio, in quando faceva la gatta morta con il prof. La odiava da morire perché con la scusa che non capiva niente della sua materia (perché non studiava)  andava alla cattedra e anche alla lavagna per farsi spigare le cose con un atteggiamento da gatta mortaccia all’infinito.
Durante l’ora di matematica la professoressa aveva formato dei gruppi e nel gruppo della compagna di banco di Serena, Cherol, c’era Clare e un giorno quest’ultima entra  dalla porta tutta ridendo e quando si sedette nel gruppo raccontò tutto dicendo”  ho visto il prof. di arte ed è più bello che mai”.
Quando Cherol raccontò l’accaduto a Serena, quest’ultima non ebbe una bella reazione, si infastidì terribilmente, però non poteva fare niente per paura che scoprissero qualcosa.
Più passano i giorni, i mesi e gli anni più vuole conoscere cose sulla vita del suo prof. vuole conoscere lo stile di vita, i suoi gusti, tutto.
Serena vide il professore bere quel liquido e decisa lo andò a baciare, quando si staccò da lui gli chiese immediatamente scusa dicendogli ” mi scusi non so cosa mi sia preso” e mentre se ne stava andando la prese per mano e le disse “ finalmente ti sei decisa piccolina mia, non aspettavo altro che questo momento” e ricambiò il bacio appassionatamente.
Serena immediatamente si svegliò e la prima cosa che fece fu toccarsi le labbra e analizzare la situazione e con dolore al cuore capì che era solamente un sogno.
L’indomani a scuola durante la sua ora preferita stette tutto il tempo a guardare il professore e a toccarsi le labbra ripensando al sogno diventando rossa e con il battito del suo cuore aumentava sempre di più.
Quando finì la lezione, il professore con la classe stabilirono la data del compito.
Arrivato il giorno del compito Serena con la sua compagna di banco si attaccarono alla cattedra per non perdere tempo. Durante la verifica Serena aveva difficoltà in un disegno però non lo diceva al prof. nonostante fosse seduto di fronte a lei. Quando lui si alzò andò accanto a lei e le chiese cosa non andasse e gliel’ho iniziò lui e ogni riga che faceva la guardava negli occhi però lei non ricambiava e continuava a guardare il foglio per non fargli notare che fosse diventata rossa.
Ogni tanto gli chiedeva un aiuto scherzando e ridendo.
Mentre il professore correggeva il suo compito vide degli errori banali e, tramite la collaboratrice scolastica, la mandò a chiamare.
Nel frattempo Serena stava facendo lezione e quando la signora bussò alla porta disse che Serena doveva andare giù dal professore. Mentre scendeva giù i battiti del cuore aumentavano e quando lo vide busso alla porta e disse” Buon giorno posso? Mi dica” e il professore serio le rispose ” si siediti, dobbiamo parlare”. Serena arrossiva sempre di più e curiosa di sapere cosa gli dovesse dire si sedette. Iniziò il professore dicendole” ho corretto il tuo compito, hai fatto degli errori assurdi”, e lei con le mani in viso” si lo so, mi scusi, non riuscivo a concentrarmi”, e il professore sorridendo le disse” dai tranquilla recupererai, ti aiuterò io, domani pomeriggio rimani a scuola che te li spiego”. Serena con il cuore in gola dalla felicità gli rispose” grazie professore, apprezzo molto il suo gesto, a proposito come va la sua malattia? Sta migliorando?” sorpreso ma contento le rispose” faccio progressi, grazie ”e le fece un bel sorriso.
L’indomani mattina Serena, prima di andare a scuola, si truccò, mise un jeans attillato, magliettina semi scollata e a maniche corte, mise le ballerine e degli accessori, insomma sperava di piacere al suo bel professore. Arrivata a scuola superò con ansia la mattina e non vedeva l’ora che arrivasse pomeriggio per fare lezione.
Arrivato il pomeriggio Serena aspettava,  aspettava ma il professore non si presentò,  delusa andò a casa.
Il giorno dopo, quando Serena non si presentò in classe per la lezione, il professore capì  che c’era qualcosa che non andava. L’ora successiva, quando la vide, le disse” ehi,  ehi Serena fermati un attimo” prendendola per un braccio per fermarla:”  Perché non sei venuta  a lezione?” e lei arrabbiata” non mi andava” e sorpreso le rispose” non è da te fare così, cosa è successo?” e lei sempre più arrabbiata ” provi ad indovinarlo” e lui dispiaciuto ” si hai ragione, ho avuto problemi con la malattia, vieni con me” la portò dove nessuno li potesse vedere, alzò la manica del braccio destro della camicia e le fece vedere una grossa macchia blu. Serena dispiaciuta gli disse” sono mortificata, è grave questa macchia?” e lui” si, è una malattia che ha due aspetti negativi il primo è che si può morire, l'altro si perde il controllo e non si è più se stessi senza motivo, è una malattia di cui si viene contagiati se si beve il liquido da un pesce malato di Bluepazz ” e lei con dolore gli rispose ” scusi se non sono venuta a lezione, ci sono rimasta malissimo per ieri pomeriggio ma non si preoccupi, posso fare qualcosa?” e lui dandogli una carezza gli disse” vieni oggi pomeriggio a casa mia che ti faccio studiare” lei tutta rossa gli disse” va bene ci sarò”.
Arrivato pomeriggio Serena si recò a casa del suo adorato professore. Bussò al portone con il cuore in gola,  quando il professore le aprì e la vide divenire tutta rossa la invitò ad entrare e le offrì da bere. Serena si accomodò e osservò tutte le pareti della casa complimentandosi dell’arredamento, il prof, ringraziandola, le disse di mettersi all’opera.
Durante la lezione le capitava spesso di fissarlo e quando lui alzava lo sguardo lei lo abbassava immediatamente e il professore sorrideva. Serena stette tutto il tempo con le guance e le orecchie rosse, parlando proprio poco.
Dopo vari giorni di lezioni pomeridiane Serena era sempre più innamorata del professore.
Una sera mentre era seduta sul letto, ascoltando musica gli scrisse una lettera:

“ La tua dolce presenza mi fa arrossire,
I tuoi dolci occhi mi rallegrano la visione della vita,
La tua dolce voce mi fa distrarre da tutto e da tutti,
Il tuo dolce profumo mi fa perdere i sensi,
Il mio dolce sogno mi fa soffrire perché so di non poterti mai raggiungere,
Quando mi stai vicino e mi parli hai quella magia di farmi star bene, volare…
Tutte le santa volte;
Caro dolce Amore Mio anche se so
Di non poterti mai avere
Ti Amo e Ti Amerò Pe Sempre.”

L’indomani fece leggere la lettera a Cherol  chiedendole un parere e lei le rispose” questa lettera è semplicemente meravigliosa, in poche parole riassumi tutti i sentimenti che provi per lui, perché non gliela mandi?”. Serena contenta le disse” non ho il coraggio, ho paura che si rovini il rapporto che si è instaurato tra noi” e Cherol  le rispose” te la devi sentire tu, ah ho saputo che il professore ha chiesto un paio di giorni di malattia, ne sapevi niente?” sorpresa le rispose” no, no, poi glielo chiedo, dai ora andiamo in classe che c’è la professoressa”.
Di pomeriggio andò a casa del professore e lo vide in una situazione non bella, stava veramente male, tossiva, sudava in continuazione ed era dimagrito molto, la pregò di andarsene ma lei insistendo si prese cura di lui.
La mattina si alzava presto e gli portava la colazione, il pomeriggio con la scusa di andare a studiare gli preparava da mangiare. Tra di loro si era instaurato una rapporto più forte rispetto a prima e una sera mentre il professore si era addormentato Serena mise la lettera sul comodino e quando si svegliò la lesse e…


Antonina Lentini

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oh yes! Finally, I've waited for this sequel. I think there will be a new story, like Harry Potter'saga and Twilight's saga. I follow you, so continue.

Anonimo ha detto...
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